Per partecipare alla terza edizione del festival Officina Artelier, che si terrà nel “Petilino” (Alto Marchesato crotonese) nel mese di agosto 2012, occorre proporre la propria candidatura all’attenzione degli organizzatori.
Questo avviene attraverso la compilazione del MODULO DI ADESIONE on line sul presente sito (clicca qui) o in alternativa attraverso il modulo stampabile da inoltrare compilato a mezzo postale all’indirizzo specificato a piè di pagina (SCARICA IL MODULO DI ADESIONE STAMPABILE).
Prima della propria candidatura si dovrà prendere visione del regolamento e del bando di Officina Artelier III° edizione . Le iscrizioni sono aperte dal 1 aprile 2012 al 31 giugno 2011.
In seguito dovrà pervenire, inoltre, tramite mail all’indirizzo select@officinartelier.it, la scheda monografica per ogni opera proposta. Questa dovrà riportare: una foto dell’opera, nome dell’artista, titolo, misure e tecnica.
In alternativa, per opere di diversa natura, la scheda monografica dovrà contenere: una foto dell’opera o una riproduzione digitale, nome dell’artista, titolo, descrizione.
Coloro che volessero organizzare eventi performativi o installazioni devono inviare una o più foto (o in alternativa disegni e/o rendering) e indicare tipologia di location e/o eventuali necessità legate alla realizzazione.
La novità della terza edizione consiste nell’aver attivato una nuova sezione, esattamente: Architettura. Una sezione di architettura, per rivestire di creatività i nostri ecomostri, e un’idea concreta di opera d’arte per la legalità… scopri tutte le novità di Officina Artelier 2012.
L’estate si avvicina e come è successo negli ultimi due anni, Officna Artelier si prepara per allestire il festival della creatività in un piccolo paesino della provincia di Crotone, esattamente a Petilia Policastro.
Lo scopo di Officina Artelier è quello di dare spazio all’arte, tutta l’arte, senza distinzione alcuna tra correnti o professionalità.
Le categorie attive per la terza edizione sono:
– Sezione Pittura, Scultura, Disegno
– Sezione Fotografia, Video
– Sezione Grafica, Animazione, Illustrazione, web art
– Sezione Arti Perfomative e teatrali
– Sezione Musica e Letteratura
– Sezione Architettura
Gli artisti potranno partecipare a una o più categorie senza limiti di numero di opere presentate e potranno concorrere alla seconda edizione del Premio “Franco Carvelli”- Officina Artelier per la Creatività, che per il secondo anno consecutivo premierà l’opera più innovativa (come sempre a prescindere dal tema dell’opera), attraverso il giudizio di una giuria di caratura nazionale composta da giornalisti, artisti e professionisti del mondo culturale.
La tradizionale canzoncina per bambini “Ci vuole un fiore” (Testo di Gianni Rodari, Musica di L. Bacalov S. Endrigo), racconta che “per fare un bosco ci vuole il monte”, per quanto mi riguarda posso dire che per farlo ci vuole blender.
Per attivare la funzione di creazione di un’edera rampicante andare nel menu File—> User Preference —> Addons —> AddCurve —> IvyGen (spuntare la casella e chiudere il pannello).
Nella scena posizionare il cursore dove si desidera che cresca l’edera, quindi Add —> curve —> Add Ivy To Mesh.
Per richiamare da tastiera il menu Add, premere Shift+A.
Nel pannello a sinistra, richiamabile con T, si possono impostare le preferenze per quanto riguarda l’edera. Di seguito le immagini illustrano il processo di realizzazione. Le impostazioni avvengono in tempo reale, ma per vedere effettivamente tutte le impostazioni che cambiano bisogna aggiornare con il primo pulsante, ovvero Update Ivy. Per i valori inseriti guardare le immagini (clicca su ognuna visualizzare il contenuto a schermo pieno).
Ed ecco una prova di quello che potrebbe fare questo Addon.
Il materiale di base dovrà avere come colore un grigio scuro, quindi andare nel pannello delle proprietà del render e impostare il colore con valori tra 0.1 e 0.3.
Per visualizzare in anteprima le modifiche della scena, scegliere dalla viewport shading la modalità texur.
Impostare l’intensità pari a 1.000 e il tipo di ombreggiatore si può lasciare quello di defeault, ovvero Lambert.
Andare nel menu Specular, lasciare le impostazioni di default e cambiare il valore dell’intensità con 1.000 e impostare l’hardness a 200.
L’effetto del metallo è dato da come si disperde la luce sull’oggetto e può essere ottenuto spuntando la casella Tangent shading, nel menu shading.
Per i riflessi, andare nel menu Mirror, spuntare la casella, inserire il valore per la riflessione pari a 0.200 e lasciare il resto delle scelte con i valori di default.
Dopo aver impostato le suddette caratteristiche, si passa ad aggiungere una texture di tipo clouds.
Andare nel menu clouds e modificare i valori (come nell’immagine, clicca per vederla a tutto schermo).
Andare nel menu Mapping e modificare i valori (come nell’immagine, clicca per vederla a tutto schermo).
Andare nel menu Influence e modificare i valori (come nell’immagine, clicca per vederla a tutto schermo).
In RGB to Intensity, impostare il valore del grigio iniziale.
Infine si impostano il tipo di illuminazione e il tipo di fondale, ecco la prova di render.
Da sempre disegnatori di lettere, grafici e artisti
si sono cimentati nell’ideazione di nuove forme
o di decorazioni particolari da applicare alle lettere.
L’idea di un alfabeto diverso dal consueto nasce
dalla necessità di una comunicazione che si differenzia
dal convenzionale e dal “già visto”.
Alfabeti costruiti con segni inconsueti spesso
non sono utilizzabili come caratteri di lettura,
adatti alla composizione di testi, ma sono studiati
per applicazioni grafiche particolari (titoli di manifesti
o inserzioni pubblicitarie, capolettere, ecc.)
e trovano in quel preciso contesto la loro ragion d’essere.
I temi e i metodi di approccio allo studio
di un nuovo alfabeto possono essere svariati.
- Schema geometrico prestabilito
- Oggetti dello stesso genere
- La lettera campione
- Tecniche nuove
- Textures
- Stile prestabilito
Schema geometrico prestabilitoIl disegno delle nuove lettere si costruisce a partire da una griglia geometrica studiataprecedentemente.
L’uso di immagini in combinazione con il testo è al centro
della definizione della grafica.
Gli elementi tipografici come lettere, parole, cifre e segni
di interpunzione non comunicano solo suoni o concetti verbali,
ma possono essere utilizzati anche per raffigurare e
comunicare visivamente.
“Gli artifici tipografici, spinti lontano con audacia, hanno il vantaggio di far nascere un lirismo visuale mai conosciuto prima d’ora”(Guillame Apollinaire)
Fu Apollinaire che inventò la parola “calligramma” chiamando
così le sue poesie di una raccolta scritta tra il 1913 e il 1917.
Infatti nelle sue liriche, il segno pur non perdendo le intrinseche
qualità sonore, si carica tantissimo anche di quelli visuali.
Nelle scritture occidentali non è facile ottenere una perfetta
fusione tra immagini e lettere.
Questa integrazione è più diffusa nella scrittura araba, ebraica e cinese
che si compongono di segni già di per se figurativi.
Gli alfabeti occidentali hanno invece una struttura rigida
che gli rende difficile il gioco di forme.
I primi calligrammi occidentali nascono in Grecia nel III secolo a.C.
e sono carichi di significati mitologici. Nel mondo latino del
IV secolo d.C. nasce il calligramma di forma astratta.
Nel periodo medievale i calligrammi si ispirano prevalentemente
a soggetti sacri.
Con il Rinascimento i temi d’ispirazione diventano svariati e adottando
immagini decorative elaborate grazie all’uso di scritture calligrafiche.
Nel XX secolo le avanguardie sono molto interessate alla sperimentazione
tipografica legata alla poesia e all’arte.
Fra questi i Costruttivisti russi sono gli unici a dedicarvisi
anche con finalità educative essendo i loro calligrammi pensati
come strumenti di lotta per la rivoluzione.
Per partecipare alla seconda edizione del festival Officina Artelier, che si terrà nel “Petilino” (Alto Marchesato crotonese) nel mese di agosto 2011, occorre proporre la propria candidatura all’attenzione degli organizzatori.
Questo avviene attraverso la compilazione del MODULO DI ADESIONE on line sul presente sito (http://www.officinartelier.it/component/option,com_chronocontact/Itemid,132/) o in alternativa attraverso il modulo stampabile da inoltrare compilato a mezzo postale all’indirizzo specificato a piè di pagina.
Prima della propria candidatura si dovrà prendere visione del regolamento e del bando di Officina Artelier II edizione. Le adesioni scadono il 31 maggio 2011.
In seguito dovrà pervenire, inoltre, tramite mail all’indirizzo select@officinartelier.it, la scheda monografica per ogni opera proposta. Questa dovrà riportare: una foto dell’opera, nome dell’artista, titolo, misure e tecnica.
In alternativa, per opere di diversa natura, la scheda monografica dovrà contenere: una foto dell’opera o una riproduzione digitale, nome dell’artista, titolo, descrizione.
Coloro che volessero organizzare eventi performativi o installazioni devono inviare una o più foto (o in alternativa disegni e/o rendering) e indicare tipologia di location e/o eventuali necessità legate alla realizzazione.